C’è una nuova “tecnica “per diagnosticare malattie del sangue come l’anemia falciforme. Mostra di essere rapida, efficace e soprattutto garantisce sensibilità e precisione in un solo minuto. A metterla a punto, sono stati i ricercatori dell’Università del Colorado Boulder e dell’Anschutz Medical Campus dello stesso ateneo americano, i quali hanno utilizzato solo una piccola goccia di sangue per valutare le interazioni, le disfunzioni o le mutazioni delle proteine.
COME FUNZIONA L’ATSA
La nuova tecnologia, denominata Acousto Thermal Shift Assay (ATSA), utilizza onde sonore ad alta ampiezza, o ultrasuoni, per riscaldare un campione di proteine. Lo strumento misura quindi i dati continuamente, registrando la quantità di proteine che si è dissolta ad ogni frazione di variazione in gradi Celsius.
ANEMIA FALCIFORME IN AFRICA
“In Africa l’anemia falciforme è la causa di morte nel 5% dei bambini sotto i 5 anni per mancanza di diagnosi precoce” ha spiegato Angelo D’Alessandro, coautore dello studio pubblicato sulla rivista “Small” e professore associato nei dipartimenti di Biochimica e Genetica e medicina molecolare, Divisione di ematologia presso l’Anschutz Medical Campus. “Questa malattia genetica comune e pericolosa per la vita – ha proseguito lo scienziato italiano – è più diffusa nelle regioni povere del mondo dove screening e diagnosi neonatale sono rari”.
GLI EFFETTI SULL’EMOGLOBINA
L’anemia falciforme colpisce l’emoglobina, la molecola dei globuli rossi che fornisce ossigeno alle cellule di tutto il corpo. In alcune aree del mondo in cui la malaria è endemica, si sono evolute varianti dell’emoglobina che possono far assumere ai globuli rossi una forma a mezzaluna o falce.
I VANTAGGI DELL’ATSA
La metodologia “ATSA – hanno spiegato gli autori della ricerca – può distinguere la proteina falciforme dalla proteina normale, mentre il tradizionale metodo TSA non può”. Un altro vantaggio dell’ATSA risiederebbe nella riduzione dei costi in termini di manodopera umana e attrezzature: richiede infatti solo una fonte di alimentazione, un microscopio e una fotocamera semplice come quella di uno smartphone.